IL SENSO DELL’ESISTENZA

Se è vero che il senso della propria esistenza ognuno deve decidere di darselo, è altrettanto vero che esso risiede nella relazione, nel bilanciamento armonioso fra le prerogative individuali e la prospettiva relazionale.

L’onnipotenza egotica, quindi, non può essere la strada.

La via, semmai, sono piccoli gesti quotidiani in cui riscoprirsi in relazione e insieme bisognosi di senso. Fra questi, custodire la bellezza del mondo, pulire, ripulire, ordinare, riordinare.

Ricordarsi che anche solo una carta buttata per terra ne diminuisce la bellezza e sporca la propria interiorità. Curare la bellezza fisica, non per lo sguardo altrui, ma per celebrare il proprio esserci.

Amare la natura, ricercarla instancabilmente.

Amare lo Spirito, invocarlo instancabilmente.

Lo Spirito, «che è Signore e dà la vita», vivifica anche la bellezza.

E infine ringraziare. Ringraziare la Vita, Ringraziare il Dio, la Dea, o il Divino. Ringraziare il Mistero.

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